Cosa dovreste sapere per scegliere le batterie per UPS? A questo proposito, la prima cosa da considerare è che l’acronimo UPS sta per “Uninterruptible Power Supply”. Questo apparecchio in Italia viene chiamato anche gruppo statico di continuità. Il suo scopo è quello di preservare i macchinari, gli impianti e i dispositivi utilizzati in un’azienda e non solo in caso di interruzione di corrente elettrica. Un UPS può anche salvaguardare i dati, le configurazioni e le impostazioni eventualmente registrate sui sistemi. In pratica, grazie ad un UPS si può evitare di perdere i dati elaborati, il lavoro svolto, di riscontrare disagi, fermi produzione, incidenti e/o guasti alle macchine.
Per garantire una continuità in termini di alimentazione energetica, è necessario che l’UPS abbia un sistema di accumulo di energia: le batterie. Sarà proprio l’energia contenuta nelle batterie ad alimentare i dispositivi e le macchine in caso di blackout. Da questo si capisce quanto sono importanti le batterie per UPS. Le batterie sono essenzialmente degli apparati elettrochimici che convertono l’energia chimica in energia elettrica. Esistono moltissimi tipi di batterie, con diverse caratteristiche tecniche e prestazioni, vediamo quindi come selezionarle in caso di necessità.
Le diverse tipologie di batterie per UPS
Per poter eseguire una scelta corretta, è opportuno sapere che esistono diversi tipi di batterie:
- al piombo ermetiche o VRLA,
- con ioni di litio,
- al piombo a vaso aperto,
- al nickel cadmio.
Il tipo di batteria più utilizzato nel mercato degli UPS industriali è quello delle ermetiche al piombo o VRLA (valve regulated lead acid). Una delle principali ragioni è che queste batterie, essendo “ermetiche”, non necessitano di manutenzione (non sono possibili i rabbocchi di acqua distillata). Sono batterie più sicure rispetto le altre tecnologie: non hanno liquido libero essendo chiuse, in caso di rottura dell’involucro non presentano rischio di elevate fuoriuscite di acido, possono essere montate in posizioni differenti e, cosa ancora più importante non producono esalazioni pericolose.
Questa tipologia è suddivisa a sua volta in due categorie: le batterie per UPS con tecnologia AGM (Absorbed Glass Mat) e quelle con tecnologia Gel. Le prime vengono chiamate anche batterie ermetiche al piombo a ricombinazione interna di gas. In questo caso l’elettrolita è implementato in un separatore in fibra di vetro microporosa. La tecnologia Gel prevede invece che l’elettrolita sia integrato all’interno di una sostanza molto gelatinosa.
La vita di attesa di una batteria è tipicamente classificata in tre categorie e dipende essenzialmente dalla qualità costruttiva, dalla tipologia dei materiali o tecnologie produttive utilizzate:
- 3-5 anni (standard life),
- 10-12 anni (long life),
- più di 12 anni (very long life).
La capacità delle batterie per UPS
Oltre alla tipologia di batterie, durante la scelta è importante valutare un altro parametro: si tratta della capacità di immagazzinamento di energia di una batteria. Quest’ultima viene espressa tipicamente in Ah (Ampere / ora): sono la quantità di ampere che la batteria può erogare continuamente per un tempo di scarica definito di 20h (C20), di 10h (C10) o di 5h (C5). Attenzione poiché questo parametro purtroppo non è lineare: quindi una batteria che può fornire 10 Ampere per 20h non sarà assolutamente uguale ad una batteria che può erogare 20 Ampere per 10h o 200 Ampere per 1 h, malgrado il prodotto algebrico sia lo stesso! Infatti le batterie al piombo hanno prestazioni che variano in funzione dei tempi di scarica: più energia e velocità di scarica viene richiesta e meno Ah saranno in grado di erogare rispetto le performance dichiarate sulla scheda tecnica del costruttore.
Per queste ragioni molti produttori, oltre al dato relativo alla capacità in Ah, forniscono anche quello relativo alla durata di scarica, o capacità su tempo, scarica a potenza/corrente costante, Watt/cella. Interpretando correttamente questi dati si potranno scegliere le batterie che offrono le prestazioni più adeguate alle proprie esigenze. Ad esempio ci sono tipi di batteria che sopportano meglio scariche brevi e violente che scariche leggere su lunghi periodi: per questa ragione affermiamo che scegliere correttamente la batteria significa avere più possibilità raggiungere la vita di attesa dichiarata e ammortizzare nel tempo il prodotto acquistato senza “sorprese” o rischi di disservizi.
Altri fattori da valutare quando si necessita di acquistare le batterie per UPS
Nel caso in cui nel luogo di installazione non vi siano requisiti particolari da rispettare in termini di pericoli di incendio, sarà possibile optare per una batteria standard oppure V0 (autoestinguente) FR (flame retardant). Questa opzione consentirà di risparmiare circa il 15%, in quanto le batterie standard hanno un costo minore rispetto alle flame retardant.
È utile sapere inoltre che le batterie per UPS agli ioni di litio sopportano temperature più alte rispetto a quelle al piombo. Infatti arrivano a una temperatura di tolleranza di 40°C senza danneggiarsi e sopportano molti più cicli di carica / scarica profonda. Pertanto, quello della temperatura dell’ambiente potrà essere un altro fattore da valutare durante la scelta.
Per tutte queste ragioni è sempre opportuno richiedere il supporto di un professionista che potrà aiutare a selezionare le migliori batterie per UPS o per sistemi di accumulo. Elettronica Brianza è a vostra disposizione per la fornitura di batterie e UPS, per l’installazione e la manutenzione: vi invitiamo a contattarci per ottenere una consulenza personalizzata e senza impegno.